In una fase alquanto incerta come quella attuale, dove la ripresa economica è messa a dura prova dalle nuove varianti del coronavirus e da un’inflazione vigorosa come non si vedeva da oltre quindici anni, tornano estremamente di attualità i cosiddetti “beni rifugio”, come ad esempio l’argento.
Un metallo, quest’ultimo, estremamente prezioso, che consente di trasformare un oggetto immediatamente in liquidità e far fronte a spese impreviste o, comunque, non programmate. Per comprare o vendere argento, è sufficiente recarsi per un intermediario qualificato e farsi valutare il proprio bene prezioso seguendo le indicazioni presenti nel prosieguo dell’articolo.
Cosa si può vendere ad un compro argento
Gli oggetti che possono essere valutati da un compro argento, che di norma tratta anche la compravendita di beni bagnati dall’oro, dal platino e da altri metalli preziosi ancora, sono svariati e posseduti dalla maggior parte delle persone. Basti pensare, ad esempio, ad una collanina d’argento, che, non di rado, viene ricevuta in dono all’accadimento di occasioni speciali o particolari della nostra vita.
Le opportunità per tramutare l’argento in contanti, però, sono davvero infinite. Rivolgendosi ad un compro argento, infatti, è possibile vendere anche collane, anelli, bracciali, diamanti e coralli, che spesso non vengono più utilizzati perché non alla moda, considerati troppo vecchi o altre ragioni ancora. Dopo aver ottenuto la valutazione, si può decidere, consapevolmente, se procedere alla vendita del proprio prezioso
Desumere se la valutazione sia conforme a quella del mercato, è abbastanza semplice. Qualsiasi metallo prezioso fa parte del mercato delle commodities, ovvero materie prime, e il proprio valore è quotato ufficialmente sui mercati finanziari. Per quanto riguarda il caso specifico dell’argento, a far fede è la quotazione del metallo alla Borsa di Londra.
E’ buona norma, quindi, diffidare da coloro che offrono valutazioni fuori mercato, in quanto potrebbero operare incoerentemente rispetto a quanto rigidamente disciplinato dal nostro legislatore. Prima di rivolgersi ad un compro argento, in negozio oppure online, è buona norma dare un’occhiata alla quotazione del metallo che vogliamo vendere e verificare, in prima persona, la serietà della controparte con la quale vorremmo eseguire l’operazione.
Come comprendere la serietà di un esercente tramite il preventivo
La valutazione del bene argentato dev’essere messa “nero su bianco”, ovvero indicata in un preventivo che l’esercente deve obbligatoriamente rilasciare al venditore, ossia il cliente. In esso, devono essere compresi alcuni dati indispensabili, come i dati personali del soggetto venditore (nome, cognome, codice fiscale) e l’indirizzo di residenza del medesimo. Il preventivo, poi, deve comprendere altre importanti informazioni.
Nella seconda sezione devono essere elencati i dati essenziali dell’oggetto argentato posto in vendita: caratura, peso, descrizione e valutazione degli oggetti posti in vendita dall’utente. Inoltre, deve essere indicata le modalità di pagamento (contanti, bonifico, etc.), la quotazione di Borsa dell’argento al momento della stipula della ricevuta, la data e l’ora dell’operazione, nonché l’informativa sulla privacy.
La ricevuta, quindi, svolge un ruolo centrale nella trattativa tra cliente e acquirente. Ed è un fattore primario per comprendere quale sia l’effettiva professionalità di quest’ultimo, che, in base a quanto previsto dalla legge, deve sottostare ad alcune precise regole anche per quanto concerne la liquidazione della somma pattuita col venditore.
Esiste, infatti, un limite per la somma da dover riconoscere in contanti, che non può essere superiore ad €.499,00. Se la somma da regolare è pari o superiore a €.500,00, il pagamento può essere regolato tramite assegno bancario/circolare recante la clausola di “non trasferibilità” oppure mediante bonifico bancario.
Una metodologia di pagamento, quest’ultima, divenuta ormai di largo utilizzo, grazie, in primis, alla larga diffusione dell’home banking presso la clientela degli istituti di credito