Economia

Perché è importante analizzare l’attività della propria azienda

Il mondo delle imprese negli ultimi anni ha vissuto un periodo molto intenso, grazie all’introduzione di un gran numero di novità legate alle ultime tecnologie. Molte aziende hanno optato per un profondo rinnovamento, che non riguarda solamente l’acquisto di nuovi macchinari, ma coinvolge anche il settore digitale. Oggi è possibile usare con semplicità numerosi software che possono migliorare la propria produttività. Un esempio è rappresentato dai programmi relativi all’analisi e reporting per aziende, grazie ai quali è possibile monitorare numerosi aspetti che riguardano l’intera produttività.

Uno dei principali obiettivi di questi software è quello di tenere sotto controllo le spese, così da ridurre gli sprechi e massimizzare i profitti.

Perché è importante fare attenzione alle spese

Ogni impresa per continuare a svolgere la propria attività deve affrontare periodicamente un gran numero di costi, che incidono non solo sui ricavi, ma anche sul prezzo a cui si possono proporre al pubblico i prodotti o i servizi di cui ci si occupa.

Ciò significa che ridurre i costi consente potenzialmente di essere più competitivi, proponendo gli stessi servizi o prodotti ad un prezzo più basso.

Inoltre uno dei grandi temi dei nostri tempi è la sostenibilità ambientale, che si può dimostrare in molti modi, ad esempio riducendo il consumo di materie prime e abbattendo qualsiasi forma di spreco.

Quali sono le principali spese per le aziende?

I nuovi software dedicati al controllo e all’analisi aziendale sono molto semplici da usare, con interfacce intuitive pensate per essere utilizzate da chiunque. Ciò non significa che bisogna improvvisarsi in un ruolo che non è il proprio. Per ottenere il massimo da questi programmi è importante avere all’interno dell’azienda dei veri esperti, professionisti dotati di tutte le competenze e le qualifiche per poter effettuare delle analisi approfondite e affidabili.

Di norma i costi che un’impresa deve sostenere si dividono in costi fissi, variabili, operativi e finanziari.

Costi fissi e variabili

Iniziamo esplorando le differenze tra i costi fissi e quelli variabili. I costi fissi sono quelle spese che non cambiano nel tempo, e che si mantengono costanti a prescindere da quelli che possono essere i mutamenti nell’attività dell’azienda. Ad esempio il consumo dell’elettricità e gli stipendi dei dipendenti sono dei classici costi fissi.

Al contrario i costi variabili dipendono strettamente da quella che è l’attività dell’impresa. se si sta lavorando di più del solito questi costi aumentano, mentre possono diminuire con il ridursi del lavoro. Ciò accade con le materie prime.

Costi operativi e finanziari

Passiamo ora ad analizzare quali sono i costi operativi e quali sono invece i costi finanziari.

Si può parlare di costi operativi quando ci si riferisce a tutte quelle spese che sono necessarie per svolgere al meglio le attività dell’impresa, ma che non sono collegate alla produttività. Per esempio la pubblicità è un costo operativo, e lo stesso vale per le spese relative agli spostamenti.

Per costi finanziari invece si intendono gli interessi che l’azienda deve regolarmente pagare per far fronte ad un prestito, come quelli che si contraggono per avere a disposizione maggiore liquidità e acquistare nuovi macchinari.